Dee madri in Sardegna. Il seminario online

Un viaggio nella Sardegna antica, alla scoperta di quel lungo periodo di tempo nel quale Dio in Sardegna ha preso forma di madre e donna. Dopo una breve introduzione antropologica entreremo nel vivo del seminario interpellando i miti e le leggende che in Sardegna, da millenni si raccontano di madre in figlia, di padre in figlio. Tutti, a pensarci bene, raccontano di quelle che amo chiarare Dee Madri di Sardegna

Dee Madri in Sardegna. Il programma

La religione della vecchia Dea

Donna, la prima immagine e il primo mito

Immagini che resistono

Linguaggio condiviso

Simbolismo di madre

Ambiti del divino

La questione del matriarcato in Sardegna

Le 7 Mamas di Sardegna

La madre dell’acqua

La madre del vento

La madre del sole

La madre del mare

La madre del sonno

La madre del grano

La madre pietrificata

Janas, Cogas, e donne

Conclusioni

Come accedere al seminario

Il seminario è disponibile esclusivamente in abbonamento

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Docente

Claudia Zedda è un’antropologa, scrittrice, insegnante e autrice sarda, profondamente radicata nelle tradizioni, miti e cultura della sua amata Sardegna. Fondatrice della Janas Academy, Claudia si dedica alla divulgazione della ricca eredità culturale sarda attraverso seminari online e in presenza, esplorando temi che spaziano dalla medicina popolare sarda all’antropologia, con un focus particolare sulla cultura materiale e immateriale femminile.

Gestisce i blog claudiazedda.it e koendi.it, dove condivide approfondimenti sulla cultura sarda, e si impegna attivamente nella creazione di contenuti per Instagram, dove è conosciuta come claudiazedda_sardegna.

Claudia è autrice di sette libri che includono saggi antropologici, racconti per ragazzi, romanzi antropologici e un ricettario di antropologia alimentare. Appassionata di fotografia si dedica con interesse agli studi di etnobotanica ed erboristeria popolare, nonché alla divulgazione della cultura di Sardegna.

“Giunse a comprendere che, per essere ricordata, una cosa dev’essere prima dimenticata. Pamela Travers