La matrice: simbolismi e significati. Il seminario online

C’è ancora molto da fare per liberare la nostra matrice dalla vergogna di cui è stata coperta. Durante questo incontro ci proveremo. Uno dei modi migliori per farlo è parlarne, parlarne, parlarne.

E dunque parleremo. Parleremo della concezione che un tempo si aveva della nostra vulva, del potere che il triangolo sacro celava e del rispetto cui andava soggetto. Impensabile sottoporsi ad un processo di riflessione, risveglio, rinascita, senza essere interamente consapevoli del potere custodito nel nostro essere donne.

Il seminario è inserito all’interno del ciclo di lezioni sul “Simbolismo del corpo”.

Puoi scoprire tutto sul progetto, sui prossimi appuntamenti e sui pacchetti leggendo sotto o visitando la pagina “Il simbolismo del corpo: webinar a tre voci“.

La matrice: utero e vulva, simbolismi e significati. Il programma

– Vulva e vagina

– Vulva: potere apotropaico, protettivo, fertilizzante

– Anásyrma

– L’anlu

– Simbolismo della conchiglia

– La vagina dentata

– L’erba della matrice: la matricaria

Come accedere al seminario

Il seminario è disponibile esclusivamente in abbonamento

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Docente

Claudia Zedda è un’antropologa, scrittrice, insegnante e autrice sarda, profondamente radicata nelle tradizioni, miti e cultura della sua amata Sardegna. Fondatrice della Janas Academy, Claudia si dedica alla divulgazione della ricca eredità culturale sarda attraverso seminari online e in presenza, esplorando temi che spaziano dalla medicina popolare sarda all’antropologia, con un focus particolare sulla cultura materiale e immateriale femminile.

Gestisce i blog claudiazedda.it e koendi.it, dove condivide approfondimenti sulla cultura sarda, e si impegna attivamente nella creazione di contenuti per Instagram, dove è conosciuta come claudiazedda_sardegna.

Claudia è autrice di sette libri che includono saggi antropologici, racconti per ragazzi, romanzi antropologici e un ricettario di antropologia alimentare. Appassionata di fotografia si dedica con interesse agli studi di etnobotanica ed erboristeria popolare, nonché alla divulgazione della cultura di Sardegna.

“Ti accorgerai che guardare il cielo, equivale a guardarsi dentro”